Borgo di Caccuri

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Appunti di Viaggio

Marco Pallone

Lunedi 30 settembre – Caccuri

La giornata inizia lenta e non nel modo migliore.
Il meraviglioso gruppo di Scuola Calabria si sta

rimpicciolendo: oggi Stephen e Philip partiranno per raggiungere Roma, dove passeranno qualche

giorno in attesa del volo per l’Australia.
Al momento del saluto, ci stringiamo in un abbraccio e la

tristezza s’impossessa di noi, siamo tristi e con difficoltà tratteniamo le lacrime.
Con il magone

ancora in gola, saliamo a bordo del Bus e partiamo per l’ultima tappa del viaggio di Scuola

Calabria.

Partendo da Santa Severina per giungere a Caccuri (Kakòros in greco-bizantino) dobbiamo percorrere la vallata del Neto e poi risalire sull’altura del borgo.

La distanza è breve e in mezz’orasiamo già davanti al municipio di Caccuri.
Incontriamo il Sindaco, Marianna Caligiuri, e partedell’amministrazione comunale con alcune ragazze volontarie che saranno le nostre guide a spassoper il Borgo.

Quella appena conclusa è stata l’ultima conferenza stampa dell’equipaggio ScuolaCalabriaed anche io ho avvertito un po’ di commozione e soddisfazione allo stesso tempo.

Siamo in un borgo che solo da una manciata di mesi è stato inserito all’interno dei Borghi più Bellid’Italia.

Ci troviamo su una altura rocciosa nell’entroterra calabrese, non lontano dall’Altopianodella Sila e dalla sommità del Castello l’orizzonte raggiunge il mare.
Soffermandosi ad osservare ilborgo nel suo complesso, s’intravedono scorci suggestivi, ma sicuramente il Castello ad attirarel’attenzione.
Il borgo davanti a noi si presenta con un reticolo di vicoli che conducono tutti al

Castello, dove sicuramente ci si sarebbe rifugiati in caso di attacco.
Usciti dal municipio entriamo subito nel vivo del percorso, iniziando dalla Badia di Santa Maria del Soccorso.

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