Borgo di Fiumefreddo Bruzio

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Appunti di Viaggio

Marco Pallone

Sabato 21 settembre – Fiumefreddo Bruzio

Come sempre ci svegliamo presto e ci prepariamo per la colazione, che sarà pronta per le 8.30, a primo piano della struttura.
Successivamente con le navette raggiungiamo il Bus di Scuola Calabria avviandoci ad un altro giorno di scoperte.
Salutiamo San Lucido e Fiorenzo imbocca la strada statale 107 in direzione Fiumefreddo, la distanza è davvero minima ed in 15 minuti siamo sul posto.
Il punto d’incontro è presso l’ingresso della frazione marina del paese, dove troviamo alcuni componenti dell’amministrazione comunale ad attenderci.
Il comune di Fiumefreddo Bruzio è diviso tra la zona collinare ed una vasta area marina che include un tratto di costa.
La nostra visita sarà concentrata all’interno del Borgo posto a circa 200 m s.l.m., arroccato sulla cima di una collina che domina la costa.
Così dicendo lasciato il Bus nel parcheggio, saliamo a bordo di navette ed auto per raggiungere il centro storico.
Dopo pochi chilometri di tornanti, che ci separano sempre più dalla costa,siamoall’ingresso del Borgo antico, davanti a noi una delle porte della città, a cui si vedono collegate delle alte mura difensive.
L’impressione è quella di varcare uno stargate, infatti superata la porta abbiamo la sensazione che il tempo si sia fermato circa 200 anni fa: intorno a noi solo edifici storici, palazzi nobiliari, chiese, cappelle, e d’improvviso oltre le mura si scorgono i ruderi del Castello della Valle.
In attesa di raggiungere pressola Sala Consiliare, per la conferenza di presentazione, ci vengono consegnate le chiavi delle stanze, distribuite in diverse strutture ricettive del Borgo.

La conferenza è il momento ufficiale con cui Scuola Calabria si presenta ad ogni borgo ed ogni volta è una grande emozione.
Quest’oggi il vero protagonista tra i ragazzi èMateus, originario di Fiumefreddo.
L’incontro con il borgo rappresenta per Mateus l’incontro cono un passato che non ha mai vissuto, ma con un luogo che comunque gli appartiene.
Sono giorni che Mateusè in fermento e l’arrivo a Fiumefreddo rappresenta per lui un tentativo di allacciare un rapporto con le sue origini:i suoi trisavoli partirono per il Brasile verso la fine del 1800.
I suoi occhi sono emozionati, si guarda intorno come un bimbo che scopre per la prima volta un nuovo mondo, cercando informazioni e parlando con le persone, nella speranza di riuscire a recuperare qualche lontano parente.

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