Borgo di Tropea/Capo Vaticano

Capo VAticano
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Appunti di Viaggio

Marco Pallone

Mercoledì 25 settembre – Tropea/Capo Vaticano

Il risveglio è fantastico: all’alba sono già seduto in riva al mare, già più calmo, a scrivere sulla moleskin che sta custodendo questo viaggio.
Per le 7.30 siamo già tutti in sala pronti per la colazione ed anche questa, come la cena, è abbondante e variegata.
Distribuita su diversi tavoli, tra salato, dolce e bevande, ci fornisce la giusta carica per affrontare la nuova giornata.
Il primo appuntamento della mattinata è con una delle realtà imprenditoriali più importanti della provincia, quella del tonno Callipo.

Raggiungiamo il Bus con la navetta e salpiamo.
Dopo pochi minuti arriviamo davanti lo stabilimento, dove tutto era pronto per il nostro arrivo.
I primi passi li muoviamo attraverso le varie aree della produzione del tonno: dall’arrivo all’inscatolamento.
Il tour ci permette di capire quanto lavoro c’è dietro una latta di tonno, e quanto sia importante ogni passaggio.
La responsabile che guida la visita ci tiene a precisare che molti passaggi della lavorazione, come la pulizia del pesce, avviene a mano e secondo tradizione il lavoro è svolto solo da donne.
Le norme di pulizia sono rigide ed anche qui siamo bardati con camici protettivi e cuffiette.
Dopo essere usciti dall’area di imballaggio e spedizione dei carichi, siamo accompagnati in una grande sala per incontrare il presidente Callipo in persona.
Pippo Callipo raccoglie l’eredità del padre, continuando una lavorazione ed una produzione avviata più di 100 anni fa.
Anche questa azienda ruota attorno ad una famiglia che da più generazioni crede nel lavoro e nella Calabria, lavorando nel rispetto dell’ambiente e nella trasparenza.
Quando il presidente arriva, ci presentiamo e ci sediamo in cerchio insieme a lui.
In modo molto amichevole ci racconta un po’ della sua azienda e della famiglia, ascoltando dalle nostre parole il motivo della nostra visita.
Callipo pone speranze nelle nuove generazioni, invitandoci a non cedere mai alle “scorciatoie” e ad amare e apprezzare di più la nostra terra.
La necessità di esportare il proprio prodotto nel resto del mondo è un motivo di orgoglio regionale, la dimostrazione che le utopie sono realizzabili, basta crederci.

Con ancora l’odore forte del tonno nel naso, usciamo dagli stabilimenti e risaliamo sul Bus.

Questa volta la destinazione è Tropea, in particolare siamo attesi presso l’Istituto alberghiero, dove gli studenti hanno cucinato anche per noi.
All’arrivo, all’ingresso dell’Istituto vi è il preside, Prof. Nicola Antonio Cutuli, l’assessore Franca Falduto e alcuni studenti e dopo un pasto completo ma fugace conosciamo Dario Godano, archeologo e Presidente dell’Associazione storico-archeologica Libertas di Tropea, che sarà il nostro Virgilio per i vicoli del centro storico.
Dario sale con noi sul Bus e parcheggiamo ai margini del centro, dove l’autobus non può arrivare.
Sono le 15.00, il sole è alto e non sembra fine settembre, bensì fine agosto ed infattivediamo molta gente che si avvia a scendere verso la spiaggia in costume da bagno, e la tentazione cresce anche in tanti di noi.

La città di Tropea, che conta più di 6000 abitanti, è arroccata su una rupe a strapiombo sul mare, fortificata da un versante e con scalinate d’accesso che mettono in comunicazione la “marina” con il “paesino” sulla rocca.

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