Domenica 29 settembre – Stilo
Lasciamo il Villaggio di Punta Stilo, nel territorio di Guardavalle e siamo diretti alla penultima tappa del nostro Grand Tour in Calabria: Stilo. Anche questo borgoè stato inserito all’interno dei Borghi più belli d’Italia ed in particolare siamo attesi presso il Complesso monumentale di San Giovanni di Therestis, che si trova nella parte nuova della Borgo. Ma prima di giungere a destinazione, abbiamo una tappa intermedia presso l’agriturismo Fassi. All’interno di uno scenario bucolico e ricco di storia, si conserva e custodisce un paradiso di biodiversità animale. Vi sono recinti con diversi animali da fattoria e si dedicano in particolare all’allevamento degli asini. A Fassi incontriamo il presidente dell’Associazione Punta Stilo, Francesco Quaranta, cheha creato un punto di riferimento per una cooperazione di aziende che si occupano della produzione di prodotti calabresi Bio, portando avanti la valorizzazione del “made in Calabria”, certificato e garantito. Un altro esempio di buona cooperazione finalizzata alla promozione della Calabria e dei suoi prodotti, preferendoli alla grande produzione intensiva. Siamo in mezzo a floride colline, piene di alberi di ulivo e da frutto e non vi sono altre costruzioni nell’immediato. Tutto è raccolto tra queste colline e questi campi da pascolare e da coltivare e dopo una seconda colazione ripartiamo per il Borgo si Stilo. Sulle origini antiche del Borgo di Stilosi tramandano le indicazioni fornite da Apollinare Agresta[1], il quale ci narra che la “fondazione” di Stilo ebbe luogo in tre posti differenti, tra mare e montagna: inizialmente sul promontorio di Cocinto, attuale Punta Stilo; successivamente presso Coynthum Promontorium ed infine presso l’attuale posizione montana. Il centro attuale iniziò a popolarsi maggiormente in seguito alle scorrerieche affliggevano la costa, in particolare dai Locresi, quando gli abitanti preferirono arretrare nelle montagne, in posizioni più difese. All’arrivo siamo stati accolti nel monastero di San Therestis, fondato a metà del 1600. Il monastero cittadino si presenta con una facciata semplice, in stile tardo rinascimentale, con due campanili superiori e tre navate interne. Al suo interno sono custoditi i resti di S. Giovanni Theresti, Sant’Ambrogio e S. Nicola, nella cappella eretta in loro onore. Accanto vi è il grande convento, in stile bizantino-normanno nel quale passò la sua vita Giovanni Theresti[2]. Una grande Piazza a fare da sagratoconduce all’interno del Monastero, ormai meta del pellegrinaggio greco-ortodosso, ed incontriamo Padre Nilo. Lui sarà la nostra guida all’interno del monastero ed attraverso i precetti ed i dogmi greco-ortodossi. Entriamo nel monastero e notiamo subito la forte penombra che nasconde i particolari dell’edificio, saliamo di un piano e troviamo davanti a noi due lunghi corridoi, in cui si snoda il monastero. Ci sono stanze private, depositi, refettorio, cucina e luoghi per la preghiera. Padre Niclo ci racconta come si vive nel monastero, quali sono i passaggi obbligati per chi si dedica a questa vita monastica, ma non più eremitica. Siamo circondati da icone, dorate e preziose, che racchiudono la sacralità del rito e ne conservano la tradizione. È una esperienza particolare quella che stiamo vivendo oggi, a stretto contatto con la vita monastica rigida della dottrina basiliana. Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata nel Borgo, ammirando la cattedrale di Santa Maria d’Ognissanti, eretta nel 300, internamente barocca-tardo rinascimentale, con un portale d’ingresso di forma ogivale, con un fascio di colonne trigeminate. Verso le 15.30 ripartiamo da Stilo ed abbiamo davanti a noi alcune ore di viaggio. Il tragitto, in realtà, sarà più lungo del previsto, durante la strada lasceremo Nicolas e Daniella a Catanzaro, perché da domani avranno inizio gli incontri delle consulte calabresi del Mondo presso la cittadella della Regione, e loro ricoprono la carica di Consultori dei Giovani Calabresi nei loro paesi d’origine: Nicolas per l’Uruguay e Daniella per il Brasile. Daniella e Nicolas interrompono qui il loro viaggio ed il gruppo si restringe ancora un po’. Giunti davanti all’Hotel che li ospiterà per i tre giorni di Consulta, scendiamo dal Bus e, uno ad uno, ci salutiamo con lunghi abbracci, strette di mamo e con qualche lacrima lungo il viso. Il viaggio per loro è terminato, ma noi li incontreremo tra un paio di giorni alla Cittadella della Regione, in occasione degli incontri con i consultori calabresi nel Mondo. Dopo quasi un mese torniamo a Santa Severina, a cui pensiamo ormai come la nostra “casa” tra i Borghi. Al rientro riabbracciamo la squadra che ha continuato a lavorare e supportare il viaggio anche a distanza: Giovanni, Daniela e Francesca, che attendevano il nostro ritorno presso la sede de L.A.L.E.O. Scendiamo ancora una volta dal Bus e ci stabiliamo nelle stanze dell’ex convento, in attesa di organizzarci per la giornata di domani. Il viaggio è terminato, le esperienze sono state raccolte e giorno 2 settembre, alla presenza di quanti ci hanno ospitato e seguito in questo mese, sarà costituita un’associazione culturale internazionale che avrà come finalità la creazione del network dei Giovani Calabresi nel Mondo.
[1] (1621-1695) fu teologo, filosofo ed Abate Generale dei Basiliani d’Italia. [2] Monaco greco-otodosso che visse in Calabria (955 – 1054)